Agenda: L'uccisione dei leader di DAESH

Vi presentiamo le valutazioni sulla questione del direttore delle ricerche sulla sicurezza presso SETA, il prof.dott. Murat Yesiltas…

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Agenda: L'uccisione dei leader di DAESH

Se la dichiarazione di DAESH venga considerata come una pietra miliare, Abu Hussein Quraishi appare come il quarto leader di questa organizzazione terroristica. In seguito all'uccisione di Abu Bakr Baghdadi il 26 ottobre 2019, il secondo leader Abu Hashimi è stato neutralizzato nel febbraio 2022 ed il suo successore Abu Hassan è stato neutralizzato nell'ottobre 2022, sempre con operazioni sostenute dagli Stati Uniti. Mentre, l'ultimo leader di DAESH è stato neutralizzato da parte della Turkiye tramite la squadra speciale del MIT. Non esistono informazioni dettagliate sui leader di DAESH del periodo successivo alla morte di Abu Bakr Baghdadi. In effetti, non esistono dati neppure sul vero nome di Abu Hussein. Comunque, secondo un rapporto dell'agenzia Anadolu, Abu Hussein è entrato a far parte dell'organizzazione nel 2013 e ha avuto una rapida ascesa. Questo potrebbe essere un indizio del fatto che la generazione post-DAESH si trova in una posizione più dinamica nel nuovo periodo.

Il 26 ottobre 2019, insieme alla neutralizzazione del leader di DAESH Abu Bakr al-Baghdadi, è stato confermato il crollo di DAESH, soprattutto in Iraq e Siria. Sebbene i leader successivi hanno cercato di salvare la capacità operativa dell'organizzazione terroristica, questo periodo è terminato da parecchio tempo a partire dal 2019. Di fatto, con l'uccisione di Abu Hashemi nel 2022, tre leader di DAESH sono stati neutralizzati nel giro di quindici mesi. Sebbene DAESH abbia cercato di attuare il processo di ristrutturazione come in passato (2010-2013), è chiaro che non ci è riuscito. Inoltre, si è visto che non solo i componenti della leadership dell'organizzazione terroristica, ma anche le sue figure di spicco sono state catturate o neutralizzate. Nonostante tutto ciò, il fatto che le famiglie dei membri di DAESH e i loro figli non vengano riabilitati, soprattutto nel campo di Hol, e che i Paesi di cui sono cittadini non li accettino, rischia di far nascere una nuova generazione di DAESH in questi campi. Allo stesso tempo, molti rapporti locali e internazionali indicano che l'organizzazione DAESH esiste in questi campi e continua a diffondere le sue idee.

Come è noto, l'operazione contro Abu Hussein, il terzo leader ad essere neutralizzato dopo Baghdadi, è stata condotta il 29 aprile. L'opinione pubblica turca e mondiale è stata informata dell'operazione dalla dichiarazione del presidente Erdogan, rilasciata il 30 aprile. In seguito, i dettagli dell'operazione sono stati condivisi attraverso l'agenzia Anadolu.  Secondo quanto riportato l'operazione contro Abu Hussein è durata quattro ore ed è stato lanciato un appello di arrendersi. L'operazione è stata decisa sulla base dell'informazione che Abu Hussein, che si trovava in un edificio nella regione di Afrin/Cinderes, avrebbe cambiato posizione e l'obiettivo era quello di catturare il leader dell'organizzazione terroristica vivo. In effetti, guardando le riprese dell'edificio in cui si è svolta l'operazione, si nota che l'edificio non è stato sottoposto a bombardamenti aerei. Sembra che il MIT abbia fatto un grande sforzo per catturare Abu Hussein vivo. Lo dimostra il fatto che l'operazione è durata quattro ore. È stato anche riferito che Abu Hussein si è fatto esplodere per evitare la cattura. In effetti, anche gli ex leader di DAESH, Abu Bakr al-Baghdadi e Abu Hashimi, si sono fatti esplodere con giubbotti suicidi. Inoltre, pare che questa situazione è diventata una tradizione all'interno dell'organizzazione terroristica.

È un dato notevole che Abu Bakr al-Baghdadi e tutti i successivi leader di DAESH siano stati uccisi in Siria. Benché DAESH sia un'organizzazione terroristica con base in Iraq, si è diffusa in Siria a partire dal 2012-2013. Si vede che ha messo radici in Siria, soprattutto a livello di leadership. Ad eccezione di Abu Hassan, tutti i nomi sono stati neutralizzati nel nord della Siria. Solo Abu Hassan è stato neutralizzato a Daraa. Questa situazione significa che gli elementi di DAESH pensano di potersi camuffare più facilmente nelle regioni liberate. In effetti, queste regioni sono state per anni gli epicentri del caos e della guerra. Tuttavia, il fatto che i confini non siano cambiati dal 2020 e che la guerra continui solo come contatti in prima linea ha permesso agli elementi della sicurezza locale e al MIT di rivolgere la loro attenzione a operazioni puntuali. Negli ultimi anni, infatti, il MIT ha condotto un gran numero di operazioni antiterroristiche puntuali.

 


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