Agenda/ Conflitto a Gaza
Sono trascorsi quasi 2 mesi da quando le Brigate Qassam affiliate ad Hamas e altre grandi e piccole strutture di resistenza hanno lanciato l’operazione contro Israele.
Sono trascorsi quasi 2 mesi da quando le Brigate Qassam affiliate ad Hamas e altre grandi e piccole strutture di resistenza hanno lanciato l’operazione contro Israele. Israele prima ha bombardato pesantemente Gaza e po divise la citta! in due parti cioe’ quelle Nord e Sud e poi ha occupato la regione settentrionale con un’ operazione di terra. Mentre qui continua la resistenza all'esercito israeliano, secondo le dichiarazioni dei funzionari israeliani, verrà lanciato un attacco terrestre anche adesso contro il sud. L'obiettivo finale di Israele è isolare Gaza rendendola inabitabile.per i palestinesi
Sono trascorsi quasi 2 mesi da quando le Brigate Qassam affiliate ad Hamas e altre grandi e piccoli gruppi di resistenza hanno lanciato l’operazione contro Israele. Questa mossa, conosciuta come operazione Al-Aqsa Flood contro il regime israeliano,, comprende nuove dottrine militari e nuove opportunità tecniche come l’uso di droni e paramotori, e ciò ha causato un grande shock sull’esercito israeliano. Le basi militari situate intorno a Gaza sono state bloccate dai palestinesi, e anche l’area di occupazione/insediamento più grande di Gaza e’ stata messa sotto il controllo.
Dopo essere rimasto paralizzato per un breve tempo, Israele non si e’ fatto attendere a rispondere duramente a questo attacco. Ha cominciato a compiere un massacro con attacchi aerei che hanno preso di mira direttamente i civili. Ha occupato anche la Nord della citta’ dopo aver diviso in due le regioni del Nord e del Sud. Anche se sostiene di prendere di mira Hamas, il suo stile di azione militare, prendendo di mira civili e aggravando il blocco e limitando inoltre l’accesso all’acqua e al cibo, mostrano che Israele mira in realta’ ad un genocidio di massa qui rendendo Gaza invivibile. Un tentativo di invasione verso il Sud dopo la regione del Nord rafforzerà questa situazione. Mentre continuano gli attacchi israeliani a Gaza, continuano le ripercussioni geopolitiche e regionali del conflitto.
Anche se non e’ ancora chiaro se Hezbollah aprira’ un nuovo fronte e se la guerra assuemera’ un carattere regionale, si è rivelato che Hezbollah e altre componenti che agiscono sotto l’influenza dell’Iran non saranno in una azione simile. ma hanno dimostrato anche diversi impegni militari contro Israele e USA in un quadro controllato e delimitato.
Mentre Hezbollah prende di mira Israele a bassa intensità lungo il confine tra Israele e Libano, le strutture delle milizie sciite in Iraq e Siria continuano a prendere di mira le basi americani. Tuttavia, un’azione a sorpresa è arrivata dal movimento Ansarullah nello Yemen. Gli Houthi hanno annunciato di aver dichiarato guerra diretta a Israele e iniziato ad attaccare le navi israeliane nel Mar Rosso. Questa azione rappresenta una seria minaccia per la sicurezza della navigazione nella regione, le navi da guerra della marina americana cercano di intervenire in questa situazione.
Si puo’ dire che l’Iran sta gradualmente aumenta le sue manovre aprofittando dell’escalation utilizzando i suoi elementi delegati, ma contrariamente alla retorica avanzata in precedenza, sembra che non si impegnerà in un conflitto su vasta scala.
Dopo l’occupazione da parte dell’Israele il sud di Gaza e l’evacuazione di civili verso il deserto del Sinai, sarebbero possibili l’intervento dell’Egitto e la pressione del blocco arabo ad agire contro Israele, inoltre li possono segiure anche varie sanzioni politiche ed economiche.