Direzione Türkiye

Le serie Tv turche conquistano l’Italia e il mondo

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Capita spesso, ormai, che in Italia la Türkiye venga abbinata alle serie TV. Tanti i format che da anni tengono incollati migliaia di telespettatori agli schermi, affascinati sia dalle trame che dalla bellezza e bravura degli attori, oltre che dagli scaneri mozzafiato. Le dizi (serie tv) sono diventate un vero e proprio fenomeno che riscontra le simpatie di grandi e piccini, uomini e donne, in ogni angolo della penisola. In veritá, tale entusiasmo non é casuale in quanto le produzioni televisive turche sono in grande ascesa. Diverse ricerche e svariati reportage, da ultimo un deattagliato articolo di The Economist, dimostrano come recentemente l’attenzione globale si sia concentrata sulle serie turche che, in quanto a popolaritá e diffusione, hanno superato gli stessi format con contenuti simili di paesi da sempre sulla cresta dell’onda nello stesso settore, attestandosi al terzo posto su scala mondiale. Il punto di forza starebbe proprio nelle storie e nella carica emotiva che ogni produzione porta con sé ed esprime in base a diversi valori che affondano le proprie radici prevalentemente nella cultura ottomana e nella religione musulmana, toccando anche stili di vita più occidentali. Tale asset permette alle dizi di connettersi con una vasta gamma di spettatori diversi in tutto il mondo. D’altro lato, anche le sceneggiature trasmesse in Italia e Europa, pur lasciando da parte temi religiosi o storici, tendono a incorporare, e quindi a rimandare, elementi romantici e poetici propri della cultura turca. In un gioco scenico infuenzato da valori e simboli ottomani o musulmani, il pubblico straniero si trova dunque in risonanza con certe emozioni che spingerebbero verso un tipo di intrattenimento carico di contenuto emotivo. In veritá , in una visione di insieme le dizi rappresentano un ampio spettro di emozioni, ma in un modo più riservato rispetto alle controparti occidentali. L’intreccio tra modernitá, spiritualitá e simbolismo é peculiare nella cultura turca e rende il prodotto non solo affascinanate ed unico, ma soprattutto fruibile da un vasto pubblico.  All’azione e al brivido, le serie turche prediligono emozioni proprie della geografia a cui apparengono, inserite il più delle volte in una struttura drammatica che aggiunge ulteriore carica. Il modo in cui i personaggi dimostrano amore, sacrificio, rabbia, attesa; la modalita’ con cui affrontano i conflitti e le sfide, ad esempio, permettono la messa in scena di emozioni profonde, generando una connessione immediata con lo spettatore. Tuttavia, é l’aspetto domestico e propriamente turco ad essere incisivo nelle narrazioni dove anche i protagonisti che conducono stili di vita ocicdentali riflettono il ricco patrimonio culturale e i valori appartenenti alla Türkiye, cristallizando cosí i simboli e le tradizioni,  le buone maniere e i confini morali della saggezza anatolica. In fondo, storicamente la Türkiye vanta una preziosa attitudine alla narrazione che, risalente alle culture orali ottomane dei Karagöz e alla commedia leggera (Ortaoyunu), viene oggi impreziosita da montaggi e colonne sonore estremamente espressive. Le musiche, i suoni, i colori e le fotografia  conferiscono ulteriore autenticità a queste produzioni, che nel loro insieme infondono un senso di appartenenza e familiaritá verso un mondo da una parte sconosciuto, ma in grado di toccare corde profonde,  e dall’altro noto, anche solo sul piano emotivo. In Italia, come riporta un noto commentatore, lo share televisivo é diviso tra il sud, che si dimostra più appassionato di serie turche, e le regioni settentrionali ,che registrano comunque uno spiccato interesse, seppur dal tono inferioriore. Probabilmente non é un caso dato che, come detto altre volte, il meridione di Italia e la Türkiye sono unite da tradizioni molto simili accomunate da un retaggio storico condiviso. Anche in tal senso, la scorsa settimana, nella splendida cornice di Reggio Calabria, il Rotary Club della cittá Distretto 2102, presieduto dal Dottor Vincenzo Nociti, ha organizzato una conferenza volta a gettare luce sulle complementarietá tra i due Paesi. Destando parecchio interesse in un audience preparato e incline ad approfondire la propria conoscenza, la discussione si é aperta con puntuali riferimenti al fenomeno delle dizi, quale strumento utile a toccarei temi legati alla Türkiye e all’importanza cruciale dei rapporti con l’Italia e tra i due popoli. Anche questo si é confermato, forse non sorprendentemente, un successo: l’istintiva simpatia é il tratto che più caratterizza la nostra amicizia, che da sempre  tende ad essere ‘qualcosa in più di una semplice amicizia’.

 

A cura di Valeria Giannotta



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